TY - JOUR AU - Gandolfi, Luciana AU - Piccinelli, Rossana AU - Zambarbieri, Giulia AU - Gambera, Marco T1 - Obiettivo farmaci biosimilari: l’esperienza dell’ASL di Bergamo PY - 2016 Y1 - 2016-01-01 DO - 10.1721/2198.23704 JO - Giornale Italiano di Farmacia Clinica JA - GIFAC VL - 30 IS - 1 SP - 5 EP - 14 PB - Il Pensiero Scientifico Editore Y2 - 2024/03/28 UR - http://dx.doi.org/10.1721/2198.23704 N2 - Introduzione. Lo sviluppo e l’utilizzo dei farmaci biosimilari rappresentano un’opportunità essenziale per l’ottimizzazione dell’efficienza dei sistemi sanitari e assistenziali, avendo la potenzialità di soddisfare una crescente domanda di salute in termini sia di efficacia e di personalizzazione delle terapie sia di sicurezza d’impiego. È, pertanto, necessario favorire la prescrizione dei farmaci biosimilari. Da sempre l’ASL di Bergamo ha sviluppato varie attività volte a promuovere l’utilizzo dei farmaci a brevetto scaduto nel paziente di nuova diagnosi. Materiali e metodi. Le attività sono state implementate nel corso del 2014 e sono stati analizzati i dati relativi all’erogazione di farmaci biologici da parte delle farmacie dietro prescrizione effettuata con ricetta rossa dal proprio medico o pediatra di libera scelta. In particolare si è analizzato il consumo, espresso in Defined Daily Dose (DDD) delle tre categorie di farmaci biologici a brevetto scaduto in commercio: eritropoietine, fattori di stimolazione delle colonie e somatropina, in modo tale da mettere in evidenza quale è il reale utilizzo di questi farmaci. Risultati. I dati mostrano un consumo del farmaco originatore dell’eritropoietina ampiamente superiore a quello dei biosimilari, con un valore medio espresso in DDD rispettivamente di 68% e 32%. Se oltre all’eritropoietina alfa originatore e ai 3 biosimilari presenti in commercio, si valuta anche la penetrazione delle altre epoetine presenti in commercio (darbepoetina o metossipolietilenglicole-epoetina beta ad emivita più lunga, epoetina teta o epoetina beta) si vede come queste presentino la più alta percentuale di consumo. Per quanto riguarda l’utilizzo di fattori di stimolazione delle colonie il consumo di biosimilari è nettamente superiore a quello dell’originatore, tuttavia, nonostante il buon utilizzo del farmaco biosimilare, rimane ancora alta la prescrizione degli altri fattori di crescita coperti da brevetto. Tra questi è soprattutto il pegfilgrastim il farmaco maggiormente utilizzato. Infine l’andamento dei consumi della somatropina mostra una considerevole prevalenza dei farmaco originatore rispetto al biosimilare. Discussione e conclusioni. Le attività implementate dall’ASL di Bergamo sono volte a promuovere un’informazione indipendente e aiutare i Clinici a fondare la loro pratica prescrittiva dei medicinali biologici originatori e biosimilari su evidenze scientifiche nell’interesse del paziente e del Servizio Sanitario. Grazie alla continua promozione dell’utilizzo dei farmaci a brevetto scaduto nel corso del 2014 si è ottenuto un aumento nella prescrizione di filgrastim e eritropoietina biosimilari, tuttavia è necessario continuare tale attività al fine di incrementare i consumi e poter ottenere risparmi a lungo termine indispensabili per rendere sostenibili i Servizi Sanitari Europei, compreso quello italiano. ER -