TY - JOUR AU - Seccaspina, Chiara AU - Barocelli, Elisabetta AU - Ferrari, Luciano AU - Gandolfi, Stefano AU - Ferrari, Sara AU - Sartori, Alessia AU - Mazzari, Martina AU - Bazzoni, Elena AU - Radici, Simonetta T1 - Studio comparativo di efficacia e costo dei NAO rispetto agli AVK
per la prevenzione cardioembolica in pazienti affetti da FANV:
analisi dei dati nel contesto della AUSL di Piacenza PY - 2017 Y1 - 2017-10-01 DO - 10.1721/2834.28625 JO - Giornale Italiano di Farmacia Clinica JA - GIFAC VL - 31 IS - 4 SP - 171 EP - 185 PB - Il Pensiero Scientifico Editore Y2 - 2024/03/29 UR - http://dx.doi.org/10.1721/2834.28625 N2 - Introduzione. I molteplici limiti dei farmaci anticoagulanti orali antagonisti della vitamina K (AVK) hanno indotto alla ricerca e allo sviluppo di farmaci anticoagulanti alternativi. I nuovi anticoagulanti orali (NAO), commercializzati in Italia a partire dal 2013, hanno il vantaggio di prevedere una somministrazione a dose fissa, una minima interazione con farmaci e alimenti, una emivita plasmatica di poche ore, un profilo di efficacia e sicurezza paragonabile a quello degli AVK e verso specifici endpoints anche una superiorità. Uno dei limiti dei NAO è rappresentato dal fatto che essi hanno un costo notevolmente più alto. Tuttavia molteplici studi di farmacoeconomia suggeriscono la convenienza dei NAO da un punto di vista economico in considerazione della semplificazione del monitoraggio dell’anticoagulazione e la riduzione degli eventi ischemici ed emorragici, in particolare nei pazienti con un cattivo controllo dell’anticoagulazione. Scopo di questo lavoro è condurre un’analisi nel contesto assistenziale della AUSL di Piacenza volta a confrontare i costi sanitari diretti legati alla gestione dei pazienti con FANV in trattamento con NAO rispetto a quelli in trattamento con AVK. Materiali e metodi. Lo studio osservazionale retrospettivo ha incluso 685 pazienti ripartiti in tre gruppi: pazienti in trattamento con AVK (AVK-naive), pazienti in trattamento con NAO (NAO-naive) e pazienti in trattamento con NAO precedentemente trattati con AVK (AVK-experienced). Sono stati analizzati gli eventi clinici verificatisi in ciascun gruppo durante il periodo di osservazione. In seguito sono stati valutati i costi sostenuti, includendo, oltre ai costi legati agli eventi clinici, il costo delle visite/esami e il costo della terapia farmacologica. Lo studio ha previsto un duplice confronto: un primo confronto tra il gruppo AVK-naive e il gruppo NAO-naive e un secondo confronto pre-post nel gruppo AVK-experienced. I costi sono espressi come costi complessivi medi per paziente per anno. Risultati. Dal confronto tra il gruppo AVK-naive e NAO-naive emerge una riduzione del numero di eventi emorragici nei pazienti in trattamento con NAO. Tuttavia i dati mostrano che il costo sostenuto risulta essere superiore per la gestione dei pazienti appartenenti al gruppo NAO-naive (992,77 €) rispetto al gruppo AVK-naive (653,29 €). Dal confronto pre-post nel gruppo AVK-experienced si nota che il numero di eventi tromboembolici sistemici e ictus è significativamente inferiore durante il periodo di trattamento con NAO (p=0,001). Per quanto riguarda i costi si ha un ribaltamento rispetto al precedente confronto, infatti il trattamento con AVK è associato ad un costo superiore (1591,75 €) rispetto al trattamento con con NAO (1095,54 €). Conclusioni. L’impiego dei NAO nella AUSL di Piacenza ha consentito un risparmio evidenziabile nel gruppo di pazienti con FANV precedentemente trattati con AVK, che hanno effettuato lo “switch” a NAO. Questo switch, oltre che aver consentito un beneficio clinico per questi pazienti, è risultato economicamente sostenibile, consentendo perfino un risparmio. Nei pazienti con nuova indicazione alla terapia anticoagulante orale la riduzione dei costi legata al trattamento con NAO, non è invece evidenziabile in questo studio ma possiamo ipotizzare che sia evidenziabile in indagini che prevedano un arco temporale più lungo e estese ad una popolazione più ampia ER -