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Barbara Meini, Paolo Abrate
Caporedattori del Comitato Unico Editoria Sifo

Battendo le mani l’una contro l’altra si produce un suono.
Qual è il suono di una sola mano?
Koan - Scuola zen Rinzai


Continua con questo numero del Giornale Italiano di Farmacia Clinica un 2020 molto ricco di soddisfazioni, sia per quanto riguarda il numero di contributi che i Colleghi hanno inviato alla rivista sia per il livello qualitativo degli stessi. Alcuni di questi, come nel caso del primo articolo, sono il frutto di un lavoro di ampliamento di progetti già presentati sotto forma di poster durante il XL Congresso Nazionale SIFO di Genova. Dopo l’evento, il Comitato Unico di Redazione dell’Editoria (CURE) ha invitato gli autori degli abstract ad approfondire i loro lavori, con l’obiettivo di pubblicarli in modo più strutturato: è con vero piacere che abbiamo ricevuto feed-back positivi (e articoli) da parte di tanti Colleghi. E il tutto nonostante l’emergenza COVID-19.
Per questo tutto il CURE ringrazia coloro che stanno contribuendo a questa crescita.
Sul giornale che avete in mano, due contributi in particolare sono inerenti la somministrazione delle forme farmaceutiche orali solide a pazienti disfagici.
Il tema è molto sensibile, oggetto di attenzione e lavoro da parte di SIFO da alcuni anni. Di recente ha visto inoltre un inquadramento a livello istituzionale con la pubblicazione della Raccomandazione n. 19 per la manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide.1
Una semplice ricerca PubMed, utilizzando la stringa “crush AND tablets”, permette di individuare 866 risultati tra il 1961 e il 2020, con questo tasso di crescita, che non necessita di commenti.



Il contributo che possiamo offrire sul tema, come farmacisti in un team multidisciplinare, è davvero centrale ed i lavori pubblicati su questo numero lo dimostrano, sia a un livello organizzativo che operativo. Anche le esperienze internazionali non mancano.
Se da un lato infatti le formulazioni orali solide sono ampiamente utilizzate nella pratica clinica per la loro maneggevolezza e semplicità di utilizzo, dall’altro esistono situazioni particolari in cui anche la somministrazione orale dei medicinali nella pratica clinica può rappresentare un challenge farmaceutico.
L’esigenza imprescindibile di garantire una terapia sicura ed efficace anche ai pazienti problematici dal punto di vista del transito gastrointestinale, spinge spesso gli operatori sanitari a cercare soluzioni estemporanee, in cui può succedere che non si valutino tutti gli elementi tecnologici necessari.
Le competenze del farmacista ospedaliero possono giocare un ruolo sia in questa fase, grazie a un lavoro preventivo di valutazione (vedi il lavoro di Ganzetti e colleghi), che nella fase finale di somministrazione del medicinale, come nel case report di Mittone e colleghi che chiude questo numero.


1 Ministero della Salute 2019. “Raccomandazione per la manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide” (Raccomandazione n. 19). Available from: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2892_allegato.pdf consultato il 17/09/2020.