COVID-19 e pubblicazioni scientifiche

COVID-19 and scientific publications


Barbara Meini, Paolo Abrate

Caporedattori del Comitato Unico Editoria Sifo


In God we trust,

all others must bring data

BL Joiner1


L’ultimo anno, nella tragica emergenza sanitaria della pandemia, ha prodotto una vivacità scientifica mai osservata in precedenza. Ovviamente le pubblicazioni sul COVID-19 hanno fatto la parte del leone.

Secondo i dati del database Dimensions, il 4% di tutta la produzione scientifica del 2020 ha riguardato COVID-19, percentuale che sale al 6% secondo i dati di PubMed. A seconda dei criteri di ricerca inseriti su Dimensions, più o meno inclusivi, i paper su COVID-19 pubblicati nel 2020 potrebbero anche essere più di 200.000 (Figura 1).2






La pubblicazione è il prodotto naturale della ricerca scientifica. Il periodo che stiamo vivendo ha portato alla luce diversi modelli di coordinamento della ricerca, alcuni più efficaci di altri.

A sistemi che si sono organizzati con numerose sperimentazioni spontanee e poco coordinate centralmente, si contrappongono modelli con una forte connotazione centrale, ad esempio la piattaforma Recovery, condotta dall’Università di Oxford nel Regno Unito.

Lo studio, costruito sul modello del platform trial, ha arruolato 35.500 pazienti in 181 siti testando con randomizzazione numerosi opzioni terapeutiche. Al momento sono aperti bracci sugli anticorpi monoclonali di Regeneron, sul baricitinib e sul dimetilfumarato.

Negli ultimi mesi abbiamo avuto una prova tangibile degli importanti risultati che la ricerca così organizzata può produrre: i bracci del Recovery trial hanno portato evidenze che hanno modificato o supportato in modo fondamentale l’approccio clinico per quanto riguarda il desametasone, l’azitromicina, l’idrossiclorochina, il lopinavir-ritonavir e più di recente il tocilizumab. Per un approfondimento sul tema è possibile consultare il sito web del trial all’indirizzo https:// www.recoverytrial.net/ (ultimo accesso il 31/03/2021).

I platform trial sono ormai una realtà consolidata, soprattutto negli USA, dimostrandosi un approccio estremamente performante soprattutto per i campi della ricerca in cui, dato un core base e comune di informazioni, si può aprire un ventaglio numeroso e mutevole (nel tempo) di approcci terapeutici, come le terapie antitumorali agnostiche. Possiamo ancora citare, a titolo di esempio, I-SPY2 Trial, un protocollo sul trattamento neoadiuvante per il carcinoma mammario localmente avanzato che è caratterizzato da un disegno adattivo e consente di valutare in parallelo fino a cinque agenti (o combinazioni di agenti) (https://www. ispytrials.org/, ultimo accesso il 31/03/2021).

Questi virtuosi esempi hanno un denominatore comune piuttosto evidente: la raccolta, la condivisione e l’analisi dei dati in modo strutturato e rapido. Un’organizzazione di questo tipo è possibile soltanto tramite un approccio digitale alla Salute della popolazione e all’informatizzazione dei percorsi sanitari dei pazienti. 

Il banale confronto tra la cartella clinica cartacea e quella informatizzata rimane purtroppo ancora attuale. Il nostro Paese segna il passo in questo ambito, perché la mancata applicazione a livello nazionale delle politiche di digital health ci priva della materia prima della ricerca: il dato (organizzato, riproducibile, collegato, tempestivo).

Diventa allora irrinunciabile l’occasione offerta dal Recovery Fund europeo per investire anche, o soprattutto, in questo ambito, con l’obiettivo primario di una digitalizzazione coordinata su scala nazionale che ci permetta di costruire modelli virtuosi come quelli citati sopra. Un investimento di questo tipo porterebbe inevitabilmente, con la disponibilità del dato, ad attivare un volano di ulteriori investimenti e di sviluppo per l’intero sistema.


1 The American Statistician 39, no. 3 (1985): 224-27 www.jstor.org/ stable/2683943 (Ultimo accesso 31/03/2021).

2 Else H. How a torrent of COVID science changed research publishing - in seven charts. Nature 2020 dec; 588(7839): 553. doi: 10.1038/d41586-020-03564-y.