Segnali di un ritorno alla “normalità” … forse

Signs of a return to “normality” … perhaps


Barbara Meini

Caporedattore e Coordinatore Editoria SIFO


Giunti al 15 giugno è decaduto l’obbligo dell’uso delle mascherine anche nei luoghi al chiuso, salvo le strutture sanitarie ed i mezzi pubblici, dove vige l’obbligo ad ora fino al 30 settembre.


Il Report Vaccini Anti COVID-19 (aggiornato al: 19-06-2022 06:17) riporta 138.082.155 somministrazioni a partire dal 27 dicembre 2020 (https://www. governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/)


Nello stesso report è possibile visualizzare l’andamento settimanale delle vaccinazioni: a partire già dal 31 gennaio 2022 si assiste ad un calo significativo e costante del numero delle somministrazioni in concomitanza alla maggiore diffusione della variante omicron nella popolazione, che non aveva ancora concluso il ciclo primario oppure non aveva ricevuto la dose booster. A questo si aggiunge l’effetto della chiusura al 31 marzo 2022 dello stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020 per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19 (Decreto Legge n. 24 del 24 marzo 2022), per cui permangono fino al 31 dicembre 2022 sia l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e per i lavoratori degli ospedali e delle RSA, sia il possesso del green pass rafforzato per i visitatori dei reparti ospedalieri di degenza, hospice e RSA.


Sull’argomento si sono sprecati “fiumi di inchiostro” e dibattiti accesi tra “esperti” nei “salotti” più variegati, spesso purtroppo alimentando fake news, contro cui SIFO fin da subito ha portato avanti una formazione rivolta non solo ai farmacisti e agli altri operatori sanitari, ma anche ai professionisti dell’informazione e ai professionisti delle Aziende Farmaceutiche. I farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici territoriali hanno ribattuto alle fake news con dati ed analisi, di cui due esempi in questo doppio numero.


In parallelo ad un ritorno alla normalità, in maniera estremamente preoccupante per la sostenibilità del SSN, stiamo assistendo ad un peggioramento delle condizioni dei pazienti affetti da patologie croniche, a causa di diagnosi tardive per il mancato o limitato accesso alle prime visite specialistiche nel periodo 2020-2021 e per il mancato follow-up necessario per la valutazione degli outcomes e dell’aderenza ai trattamenti. L’implementazione della telemedicina, utile per il monitoraggio della terapia ed il follow-up, ha avuto nella pandemia una diffusione accelerata, ma non organizzata e non sistematica su tutte le patologie croniche, per cui molte complicanze, che le terapie farmacologiche innovative promettono di minimizzare, tornano, ora nella popolazione in una prevalenza significativa con costi aggiuntivi per il SSN per prestazioni diagnostiche, ambulatoriali e ricovero, riabilitative “di ritorno”. Vi proponiamo quindi due analisi nell’ambito del diabete mellito di tipo 2.


Buona lettura.