2022 au revoir!


Goodbye 2022!


Barbara Meini

Caporedattore e Coordinatore Editoria SIFO


Eccoci arrivati al termine di questo 2022!

Pensando all’evento che più ci sembra rappresentare uno spartiacque nella vita professionale (e per molti versi anche personale) di ciascuno di noi è la disposizione al 31 marzo 2022 del termine dello stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020 per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19.

Da quel momento è stato possibile tornare gradualmente alla “normalità”, che (ne siamo pienamente consapevoli) è profondamente diversa da come l’abbiamo lasciata due anni prima.

Nel tempo di riprendere fiato, il PNRR promette di offrire innumerevoli opportunità…

Il timore però è quello di non riuscire poi a concretizzare queste opportunità e di disperdere l’eredità dell’esperienza della pandemia.

I tre elementi che possono aiutarci a “mantenere la barra dritta” sono quelli citati nel XLIII Congresso SIFO: clinica, etica e managerialità, quando compresenti nell’attività professionale quotidiana di ciascuno di noi.

Se da una parte la “clinica” è la conoscenza, la tecnica ed il metodo, dall’altra la “managerialità” è dinamicità, pragmatismo e visione, entrambe tese a garantire la cura del paziente in maniera equa ed universalistica (etica) all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.

Tutto questo lo ritroviamo nei lavori proposti in questo numero. Nel lavoro internazionale di Diningrat vengono presentati i risultati di una ricerca su composti bioattivi di origine vegetale che può costituire la base per lo sviluppo di farmaci anti Covid-19 da composti naturali.

Nel lavoro di Musazzi si affronta il quesito sulle nanomedicine che in conseguenza alla formulazione farmaceutica mostrano variazioni strutturali con effetti sul profilo farmacocinetico del medicinale stesso, per cui di fatto manca una disciplina normativa su questa tipologia di medicinali.

Infine di particolare interesse l’analisi condotta da Lasala et coll sulla dichiarazione di assenza di conflitto di interessi rilasciata dai farmacisti in qualità di autori e ricercatori, quale elemento qualificante di trasparenza nella conduzione di studi ed analisi al di là dell’obbligatorietà eventualmente prevista dalla normativa in materia.


Buona lettura!